









22 Giugno 2025
Mostra Caravaggio (Roma)
Programma
Programma
Partenza alle 06.45 da Siena, ore 7.20 da Serre di Rapolano in bus privato. Arrivo a Roma e tempo libero per una passeggiata o per una scoperta individuale della città. Possibilità (eventuale integrazione €8) di visitare a Palazzo Barberini una parte della Galleria Nazionale di Arte Antica (l’altra parte è alla Galleria Corsini nel Lungotevere della Lungara). Pranzo libero. Nel pomeriggio visita (con audioguida) della Mostra “Caravaggio 2025” a Palazzo Barberini. Riunendo alcune delle opere più celebri, affiancate da altre meno note ma altrettanto significative, la mostra vuole offrire una nuova e approfondita riflessione sulla rivoluzione artistica e culturale del Maestro, esplorando per la prima volta in un contesto così ampio l’innovazione che introdusse nel panorama artistico, religioso e sociale del suo tempo. Tra le opere in esposizione il Ritratto di Maffeo Barberini recentemente presentato al pubblico a oltre sessant’anni dalla sua riscoperta, ora per la prima volta affiancato ad altri dipinti del Merisi, e l’Ecce Homo, attualmente esposto al Museo del Prado di Madrid che rientrerà in Italia per la prima volta dopo secoli, accanto ad altri prestiti eccezionali come la Santa Caterina del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, capolavoro già nelle collezioni Barberini che tornerà nel Palazzo che la ospitava, e Marta e Maddalena del Detroit Institute of Arts, per il quale l’artista ha usato la stessa modella della Giuditta conservata a Palazzo Barberini, esposti per la prima volta tutti uno accanto all’altro.
La mostra sarà anche l’occasione per vedere di nuovo insieme i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa, Giuditta e Oloferne di Palazzo Barberini, il San Giovanni Battista del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il San Francesco in estasi del Wadsworth Atheneum of Art di Hartford, e opere legate alla storia del collezionismo dei Barberini, come i Bari del Kimbell Art Museum di Fort Worth, che torna nel palazzo romano dove fu a lungo conservato.
Chiude la selezione l’importante prestito concesso da Intesa Sanpaolo: Martirio di sant’Orsola, ultimo dipinto del Merisi, realizzato poco prima della sua morte.
Alle ore 18.00 partenza per il rientro.
€85 a pax con 20pax
€80 a pax con 25pax
€75 a pax con 30pax
Riduzione €20 minori di 18anni, portatori di handicap e loro accompagnatori. €10 dai 19 ai 25 anni,
Integrazione per ingresso alla Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini €8 da confermare al momento della prenotazione.
La quota comprende
Bus GT a/r con possibili soste durante il tragitto.
Ingresso alla mostra con audioguida.
Assicurazione Rc e infortuni.
Accompagnatore.
Acconto alla prenotazione €40 (+ eventuale integrazione per ingresso alla Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini)
La gita sarà confermata al raggiungimento di 20 iscritti. I biglietti alla mostra sono nominativi e non sono modificabili né rimborsabili, una volta emesso il voucher. Non sarà dunque possibile richiedere alcuna modifica di orario e data di visita. I biglietti non sono cancellabili.
Al momento della prenotazione occorre indicare, nome cognome e data di nascita.
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica sono un museo e due gallerie: Palazzo Barberini e la Galleria Corsini che conservano oltre 5000 opere d'arte fra quadri, sculture, bozzetti, arti decorative dal Duecento al Settecento.
Nel 1949 lo Stato italiano acquista Palazzo Barberini dagli eredi della famiglia, dove nel 1953 viene aperta la nuova sede della Galleria Nazionale che oggi espone una raccolta di opere dal Duecento al Settecento con capolavori assoluti come l'Annunciazione di Filippo Lippi, la Fornarina di Raffaello, Giuditta e Oloferne di Caravaggio.
Palazzo Barberini è infatti l’emblema del barocco romano e vera e propria reggia della famiglia Barberini. Voluto da papa Urbano VIII, venne costruito a partire dal 1625 dai principali architetti del Seicento: Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini e decorato da artisti come Andrea Sacchi e Pietro da Cortona che nel salone principale realizzò lo straordinario soffitto con il Trionfo della Divina Provvidenza.
A differenza di Palazzo Corsini, che raccoglie una quadreria storica a sé, Palazzo Barberini presenta un allestimento cronologico e rappresentativo delle principali scuole pittoriche dal Duecento al Settecento, organizzato in modo da poter integrare nuove acquisizioni o prevedere diversi allestimenti.
Disposta su tre piani, la collezione è ricchissima di capolavori, fra i quali spicca per notorietà la Fornarina di Raffaello.
Il Cinquecento è rappresentato da opere di grande rilievo di artisti come Andrea del Sarto, Beccafumi, Sodoma, Bronzino, Lorenzo Lotto, Tintoretto, El Greco e Tiziano, fino alla splendida Giuditta che taglia la testa ad Oloferne di Caravaggio che chiude il secolo.
Il Seicento, invece, presenta alcune tra le più belle opere di Guido Reni, del Domenichino, di Guercino e del Lanfranco, del genio Bernini, del francese Nicolas Poussin e di Pietro da Cortona.
Oltre ai dipinti della donazione del Duca di Cervinara, con le raffinate tele di Fragonard e Boucher, e quelli della donazione Lemme, con i rari bozzetti di Corvi e Ghezzi, la collezione del Settecento custodisce importanti opere di Maratti, Batoni, Canaletto, Subleyras, Mengs e van Wittel, conosciuto in Italia come Vanvitelli.
